La preparazione galenica viene allestita dal farmacista all’interno di un laboratorio di farmacia; essa ricopre un ruolo decisivo nelle situazioni in cui un paziente (pediatrico o meno), per svariati motivi, non possa raggiungere il successo terapeutico ricercato attraverso farmaci disponibili in commercio.
In campo pediatrico, tali scenari possono verificarsi più di frequente: infatti, sono diversi i farmaci che non dispongono di forme farmaceutiche, quali sciroppi e liquidi per uso orale, o dosaggi idonee alla somministrazione nel bambino. Inoltre, l’incidenza delle malattie rare risulta più alta nell’infanzia, con possibili necessità di farmaci orfani o non più commercializzati dall’industria.
Il farmacista preparatore assume, quindi, un ruolo di primaria importanza nel garantire l’accesso alla migliore e più corretta terapia, attraverso l’allestimento di preparazioni adatte alle diverse fasi di crescita del bambino. Nell’allestimento del medicinale, il farmacista segue precise norme e procedure, fondamentali per assicurare la massima qualità possibile del preparato.
Il farmaco in pediatria
La corretta assunzione di un farmaco nel bambino, così come la possibilità di prescriverlo da parte del medico, è soggetta a problemi e limitazioni noti da tempo. Secondo una revisione pubblicata nel 1975 dal pediatria e farmacologo J.T. Wilson, soltanto il 22% dei farmaci in commercio riportava in etichetta informazioni adeguate riguardo l’uso pediatrico. Da allora, sono stati compiuti notevoli progressi, come dimostrato da una successiva analisi dello stesso Wilson nel 1999 e evidenziato da un report pubblicato nel 2012 dal Journal of American Medical Association (JAMA); quest’ultimo quantificava nel 46% la percentuale di farmaci con indicazioni in etichetta per l’uso nel bambino.
La situazione risulta ulteriormente complicata se si pensa che, tra i farmaci con dati specifici a supporto, molti non sono disponibili in forma farmaceutica o dosaggio adeguati; tra i medicinali per patologie cardiovascolari, è stato stimato che in oltre il 40% dei casi esistano problematiche di questa natura.
Risulta quindi chiaro come il ricorso alla preparazione magistrale sia non soltanto una possibilità ma, spesso, una necessità a cui il pediatra deve sapere di poter ricorrere in piena fiducia e sicurezza.
Esempi di applicazioni cliniche della galenica in pediatria
Quali sono, dunque, le situazioni in cui si manifesta realmente l’importanza della preparazione galenica per uso pediatrico? Ne esistono diverse e, per ognuna di queste, le procedure per ottenere la preparazione devono seguire standard definiti e riferimenti consistenti in letteratura.
La preparazione galenica magistrale per patologie cardiovascolari
Tra le patologie dell’apparato cardio-circolatorio, ad esempio, scompenso cardiaco e ipertensione arteriosa, quando non gestibile con dieta ed esercizio fisico, prevedono una terapia con ACE-inibitori come prima linea di trattamento; si tratta di quadri clinici particolari nel bambino e nel neonato, spesso dovuti ad anomalie congenite o secondari a patologie esistenti. Ciononostante, l’ipertensione arteriosa è una condizione con prevalenza recentemente stimata nel 4% in Italia tra i 4 e i 18 anni e costituisce una delle possibili cause di scompenso cardiaco, patologia meno diffusa ma con alto tasso di mortalità.
ACE-Inibitori

Gli ACE-inibitori esplicano la loro azione bloccando l’Angiotensin-Converting-Enzyme (ACE) ed impedendo di conseguenza la produzione di Angiotensina II, ormone che agirebbe come vasocostrittore. All’interno di questa classe di farmaci, esiste letteratura a supporto dell’utilizzo di Captopril ed Enalapril, a partire dal primo mese di vita.
Tuttavia, la compressa, unica forma farmaceutica disponibile in commercio, non può essere considerata per pazienti non in grado di deglutirla, quali neonati o bambini.
La possibilità di ottenere una forma liquida è quindi fondamentale e la preparazione di una soluzione liquida di Captopril trova riscontro in diversi studi; infatti, le caratteristiche di solubilità in acqua del principio attivo e la facilità d’assunzione rendono questa preparazione galenica sicura ed efficace nel bambino, fornendo al medico una risorsa importante per il trattamento di scompenso cardiaco e ipertensione in pediatria.
La preparazione galenica magistrale per il reflusso gastroesofageo
Similmente, il trattamento farmacologico della malattia da reflusso gastroesofageo si basa principalmente sull’utilizzo degli inibitori di pompa protonica (PPI), noti col termine improprio di “gastroprotettori”. In età pediatrica, gli episodi di reflusso sono molto diffusi, soprattutto nei primi mesi di vita.
La maggior parte dei casi è risolvibile con cambiamenti di posizione e modifiche nell’allattamento ma alcune situazioni possono risultare in malattia da reflusso o esofagite erosiva, con possibile necessità di un temporaneo intervento farmacologico.
Neonati operati per un’incompleta formazione dell’esofago, affetti da ernia iatale, con disturbi neurologici o malattie respiratorie croniche rientrano in tali scenari e non dispongono di un PPI in forma farmaceutica idonea.
Inibitori di pompa protonica
Omeprazolo e Lansoprazolo sono farmaci di questa classe con indicazione approvata al di sopra dell’anno di età, mentre Esomeprazolo dispone di evidenze cliniche anche a partire dal primo mese di vita per il trattamento di malattia da reflusso e esofagite erosiva. Pur rimanendo la forma liquida per via orale la via preferenziale, l’insolubilità in acqua di queste molecole rende più complicato l’allestimento per il farmacista preparatore. Tuttavia, esistono studi a supporto della possibilità di allestire una sospensione orale di Omeprazolo (potenzialmente applicabile anche a Esomeprazolo, nda), con possibilità di ottenere un medicinale adeguatamente ridispersibile e adatto all’uso pediatrico.

Qualora nemmeno la somministrazione della soluzione o sospensione orale risultasse percorribile, il farmacista preparatore può allestire delle capsule apribili o delle cartine monodose contenenti il dosaggio richiesto dal medico; il genitore/caregiver potrà svuotare il contenuto in liquido viscoso o alimento semisolido, avendo cura che il bambino ingerisca totalmente la dose.
La preparazione galenica per una maggiore aderenza alla terapia
In altre situazioni, la preparazione galenica magistrale può risultare decisiva per il pediatra, qualora il farmaco disponibile in commercio contenga eccipienti inadatti al paziente: può essere il caso di allergie a particolari componenti, variazione di aromi o necessità di formulazioni prive di zuccheri, per pazienti diabetici, o carboidrati. Dunque, l’allestimento di una corretta preparazione galenica può permettere di rispettare e monitorare la terapia prescritta, ridurre il rischio di eventi avversi e favorire la somministrazione; di nuovo, i casi sono diversi e la letteratura a disposizione del farmacista preparatore è in aumento.
Nuove frontiere e prospettive future
European Paediatric Formulary
La direzione in cui si muove la galenica pediatrica, così come la galenica in generale, è quella della massima standardizzazione possibile delle varie preparazioni, in modo da garantire le stesse unità di dosaggio al variare della farmacia preparatrice. In tal senso, la nascita a dicembre 2019 dello European Paediatric Formulary crea uno strumento di consultazione per medici e farmacisti, in fase di prescrizione e di preparazione. Pur raccogliendo ancora poche formulazioni, l’iniziativa segue altri progetti locali che raccolgono dati e formule per uso pediatrico e risponde alle necessità di qualità e riproducibilità a cui la preparazione galenica mira.
Forme farmaceutiche gradevoli per il bambino
La forma liquida per uso orale rappresenta la via d’elezione per il farmaco pediatrico ma può non risultare idonea o rifiutata dal piccolo paziente. In situazioni di questo tipo, il ricorso a forme farmaceutiche meno utilizzate a livello industriale può rappresentare una valida alternativa per ricercare il successo terapeutico; è il caso di compresse dispersibili, film orosolubili o gelatine che, qualora compatibili con le caratteristiche del medicinale, possono costituire una soluzione innovativa e gradevole per il bambino.
Anche vie di somministrazione meno consuete sono oggetto di studio per offrire un’alternativa qualora la via orale non fosse percorribile; è anche il caso dell’Omeprazolo, per il quale un recente studio ha comparato la via orale alla rettale, evidenziando risultati analoghi. In mancanza o in attesa di un medicinale autorizzato, la preparazione galenica può giocare un ruolo fondamentale anche nell’ottenimento di forme innovative che garantiscano l’uniformità di dosaggio.
Personalizzare una terapia richiede competenze e non lascia spazio all’improvvisazione ma può risultare determinante nell’assicurare l’accesso alla terapia in campo pediatrico.