INFARMATI

I benefici della Cannabis nel trattamento della sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una patologia che colpisce il sistema nervoso e si manifesta con sintomi molto difficili da trattare, come la spasticità ed il dolore neuropatico. La cannabis può giocare un importante ruolo del trattamento di questa patologia e migliorare la qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti.
Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Contenuti

Che cos’è la sclerosi multipla?

neuroni sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM) è una malattia demielinizzante acquisita del sistema nervoso, che provoca una serie eterogenea di sintomi, a causa del coinvolgimento differenziale dei sistemi motorio, sensoriale, visivo e autonomo.
Ogni neurone possiede un assone, ovvero una porzione deputata alla trasmissione degli stimoli nervosi.
In condizioni fisiologiche, gli assoni sono circondati da cellule gliali che li avvolgono e li proteggono, formando la cosiddetta “guaina mielinica”.
Nella sclerosi multipla, a causa di un meccanismo autoimmune, si innesca un processo degenerativo che porta alla formazione delle cosiddette “placche demielinizzante”, ovvero di zone dove la guaina mielinica non avvolge più l’assone, con conseguente perdita di funzionalità neuronale.
I criteri di McDonald sono stati proposti e rivisti nel corso degli anni per guidare la diagnosi della SM e si basano sulla presentazione clinica e sulla risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale per stabilire la disseminazione nel tempo e nello spazio.

Quali possono essere i sintomi?

I sintomi includono spasticità, affaticamento, problemi alla vescica, all’intestino, atassia, tremore, problemi visivi, dolore, depressione, ansia, disfagia e disfunzione sessuale.
Inoltre, andatura, coordinazione ed equilibrio possono essere influenzati anche nelle persone con lievi segni neurologici.

La spasticità: un sintomo invalidante

La sclerosi multipla è la malattia autoimmune più frequente del sistema nervoso centrale e la spasticità è uno dei sintomi più invalidanti. Si verifica inoltre nell’80% dei pazienti con SM ed è associata ad una deambulazione ridotta, dolore e sviluppo di contratture.
A differenza di altre malattie che includono tra i sintomi la spasticità (ad es. la lesione del midollo spinale), la stessa, nelle malattie autoimmuni croniche che coinvolgono il SNC è aggravata dal continuo danno delle reti neuronali che porta a cambiamenti permanenti nel quadro clinico.
L’aumento della disabilità può portare a isolamento sociale e depressione, malattie cardiovascolari, fibrosi muscolare e contrattura articolare con lesioni cutanee secondarie, infezioni e a volte, morte.
In un sondaggio sulla qualità della vita delle persone con sclerosi multipla in rapporto alla spasticità, il 20% dei partecipanti ha valutato la loro qualità di vita come peggiore dell’idea della morte a causa della loro spasticità.

Quali sono i trattamenti farmacologici?

Il trattamento della sclerosi multipla include l’impiego di farmaci immunomodulatori e la gestione della sintomatologia per affrontare i caratteristici sintomi come spasticità, affaticamento e dolore.
Il trattamento della SM rientra in 3 categorie: trattamento delle esacerbazioni, rallentamento della progressione della malattia con terapie modificanti la malattia (DMT) e terapie sintomatiche.
Questi trattamenti sono generalmente a base di corticosteroidi all’alto dosaggio, immunomodulatori e/o immunosoppressori, quali interferone beta, copaxone, fingolimod, natalizumab o alemtuzumab.
Nel caso delle terapie sintomatiche, sono inclusi farmaci anticolinergici per la disfunzione vescicale e la disfagia e iniezioni di tossina botulinica per la spasticità.
Tali farmaci, pur dimostrandosi efficaci nel migliorare alcuni aspetti della sclerosi multipla e nel ritardare la comparsa di vari sintomi, inducono effetti collaterali spesso gravi che ne limitano considerevolmente l’uso.

Studi clinici sulla Cannabis come rimedio per il dolore neuropatico e la spasticità nella Sclerosi Multipla

Gli effetti benefici della cannabis nella sclerosi multipla hanno attirato gran parte dell’attenzione degli scienziati negli ultimi anni.
Molti studi clinici randomizzati controllati con placebo hanno tentato di indagare la potenziale efficacia di vari trattamenti con cannabinoidi nella gestione di spasticità, dolore, problemi alla vescica, disturbi del sonno e tremore dovuti alla sclerosi multipla.
I risultati di numerosi studi hanno anche rivelato le possibili proprietà immunomodulatorie e neuroprotettive dei cannabinoidi, supportando così ulteriormente la loro potenziale utilità nelle terapie per sclerosi multipla.

Il ruolo del nabilone e del Sativex nel trattamento della sclerosi multipla

Nel 2015, un gruppo canadese ha effettuato uno studio in doppio cieco su pazienti con sclerosi multipla refrattari al trattamento con Gabapentin (GBP), farmaco utilizzato per il dolore neuropatico.
Ai partecipanti veniva somministrato, in aggiunta al GBP, o Nabilone (THC sintetico) oppure un placebo, per cinque settimane.
Il gruppo di pazienti che aveva ricevuto il Nabilone dimostrò un miglioramento nel dolore, con scarsi effetti collaterali.
Ciò ha portato i ricercatori a concludere che il Nabilone poteva essere usato in associazione al GBP per il trattamento del dolore neuropatico in pazienti con sclerosi multipla.
Combinando dunque i due analgesici, l’analgesia sinergica può portare alla capacità di utilizzare dosi inferiori di ciascun agente rispetto alla monoterapia.
Di conseguenza, questa combinazione può essere meglio tollerata rispetto al Nabilone o al GBP usati da soli a dosi efficaci.
Nel 2006, venne pubblicato un importante studio, che analizzava l’efficacia di uno spray a base di cannabis (Sativex) nel trattamento dei sintomi della sclerosi multipla.
Il Sativex è una miscela di THC e CBD (1:1), che fu somministrata quotidianamente per oltre 10 settimane a 137 pazienti: gli effetti sulla spasticità furono straordinari.

Approvazione dell’uso del Sativex in Italia

cannabis
I benefici della Cannabis nel trattamento della sclerosi multipla 3

Il Sativex è il primo farmaco a base di cannabinoidi approvato in Italia.
È stato approvato con decreto in Gazzetta Ufficiale GU del 30 aprile 2013, per il trattamento della spasticità muscolare causata da sclerosi multipla, nelle persone che hanno già assunto altri trattamenti per la spasticità ma non hanno ottenuto un adeguato beneficio o hanno riportato eccessivi effetti collaterali.
La regolamentazione dei preparati a base di Cannabis è definita a livello nazionale dal D.M. 9 Novembre 2015, ma l’applicazione del decreto è competenza dei singoli Sistemi Sanitari Regionali, e quindi delle singole Regioni.
La Cannabis Medica può essere prescritta a pagamento su tutto il territorio nazionale, ma in alcune condizioni il costo della terapia a base di Cannabis può essere sostenuto dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), attraverso il Sistema Sanitario Regionale (SSR).
Il dolore neuropatico e la spasticità da sclerosi multipla fanno parte delle condizioni per le quali è prevista la rimborsabilità della Cannabis Medica. Attualmente le uniche regioni in cui è assente tale rimborsabilità sono Valle D’Aosta, Calabria e Molise.

Uso del Sativex nel trattamento della spasticità e di altri nella sclerosi multipla

Dall’introduzione del Sativex, gli specialisti dispongono di una nuova alternativa per la gestione della spasticità generalizzata nei pazienti con sclerosi multipla resistenti agli agenti antispastici di prima linea.
Sativex, come già anticipato, contiene THC e CBD in un rapporto 1: 1. Il THC si lega ai recettori dei cannabinoidi, la cui attivazione modula il tono muscolare, mentre le alte concentrazioni di CBD vanno a ridurre le proprietà psicoattive del THC.
Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia del Sativex nella spasticità correlata alla SM da moderata a grave.

Nel 2006 in un importante studio, veniva analizzata l’efficacia del Sativex nel trattamento dei sintomi della SM.
Il Sativex venne somministrato tutti i giorni per oltre 10 settimane a 137 pazienti.
Comparato al placebo, la riduzione media della spasticità nei pazienti trattati con Sativex era maggiore del 54.6%.
Questi risultati furono poi confermati da uno studio di follow-up di 74 settimane che dimostrò anche che i progressi ottenuti dai pazienti venivano mantenuti nel tempo.
Nel 2010 in un altro studio, venne testato il Sativex su 666 pazienti con sclerosi multipla, misurando i risultati con la scala numerica e con il Global Impression of Change (un test che riflette le impressioni dei pazienti sul cambiamento delle esperienze dolorose).

Migliorare l’accesso alle cure

Le considerazioni a supporto dell’autorizzazione all’immissione in commercio di Sativex, così come per gli altri farmaci, riguardano il rapporto rischio/beneficio: riduce la spasticità ed è ben tollerato dai pazienti.
Gli effetti collaterali o gli effetti avversi più comuni associati alle prime 4 settimane di trattamento con Sativex negli studi clinici del farmaco sono stati vertigini (che si sono verificati principalmente durante le prime fasi del trattamento quando la dose è titolata) e affaticamento.
Un altro studio randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato con placebo della durata di 6 settimane ha esaminato gli effetti specifici del Sativex sui sintomi della sclerosi multipla.
Tali autori hanno rilevato riduzioni significative della spasticità e confermato, come in studi precedenti, incrementi soggettivi anche nella qualità del sonno.
Purtroppo, ancora oggi, nonostante il crescente numero di studi che dimostrano radicali benefici nell’uso della Cannabis nella SM, risulta difficile accedere a questo tipo di trattamento farmacologico, che viene consentito solo dopo estenuanti trattamenti standard.
Migliorare la spasticità nella sclerosi multipla, non significa solo alleviare un sintomo, significa migliorare nel profondo la vita delle persone. La cannabis lo fa.

Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo sul tuo social preferito 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email
fiale di vaccino
EMA: procedura centralizzata e procedure accelerate per vaccini anti COVID-19

5 min – Sebbene la procedura centralizzata sia opzionale per i vaccini pandemici, la maggior part dei vaccini COVID-19 passa attraverso questa procedura, affinchè venga emessa un’unica licenza valida in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Come funziona questa procedura? E come l’EMA sta accelerando le proprie procedure regolatorie per rilasciare quanto prima l’AIC per i medicinali correlati al COVID-19?

lattasi
LA PERSISTENZA DELLA LATTASI

2 min – Perché alcune persone sono intolleranti al lattosio e altre no? La motivazione può riguardare la ‘persistenza’ della Lattasi.